Vangelo
Secondo Filippo
Un Ebreo crea un Ebreo, e questo è chiamato
così: "proselito"; ma un proselito non crea un proselito. Coloro che
sono nella Verità sono come quelli e ne creano altri; ai secondi invece è
sufficiente entrare nell'esistenza.
1. Lo schiavo aspira soltanto ad essere libero, ma non aspira
alle ricchezze del padrone. Il figlio invece non è soltanto figlio, ma si
attribuisce l'eredità del padre.
2. Coloro che ereditano da chi è morto sono essi stessi morti
ed ereditano cose morte. Coloro che ereditano da chi è vivo sono essi stessi
vivi ed ereditano le cose vive e le cose morte. Coloro che sono morti non
ereditano nulla. Come potrebbe, infatti, ereditare un morto? Ma se colui che è
morto eredita da chi è vivo, egli non morirà; anzi, il morto vivrà di nuovo.
3. Un pagano non muore, perché egli non è mai vissuto, per
dover morire. Colui che ha creduto nella Verità ha trovato la vita, e
quest'uomo può correre il pericolo di morire, poiché è vivo.
4. Dal giorno che il Cristo è venuto, il mondo è creato, le
città adornate, e ciò che è morto è gettato via.
5. Quando noi eravamo Ebrei eravamo orfani e avevamo soltanto
nostra madre. Ma da quando siamo divenuti Cristiani abbiamo acquistato un padre
e una madre.
6. Coloro che seminano d'inverno raccolgono d'estate: l'inverno
è il mondo, l'estate è l'altro eone. Seminiamo nel mondo per poter poi
raccogliere in estate. Per questo motivo non conviene che durante l'inverno noi
preghiamo: subito dopo l'inverno viene l'estate, e chi raccoglierà d'inverno
non raccoglierà, ma racimolerà.
7. Come uno è di questa maniera, così produrrà frutto. E questo
non soltanto non verrà fuori nei giorni comuni, ma anche il Sabato sarà senza
frutto.
8. Il Cristo è venuto a riscattare alcuni, a liberare altri, a
salvare altri. Quelli che erano stranieri egli li ha riscattati e li ha fatti
suoi. Ed ha separato i suoi, quelli che ha costituito come pegno, secondo la
sua volontà. Non solo quando si è manifestato egli ha deposto la sua anima
quando ha voluto, ma da che esiste il mondo, egli ha deposto la sua anima. E
quando ha voluto, allora è venuto a riprenderla, poiché essa era stata lasciata
come pegno. Era in mezzo a ladroni ed era stata tenuta prigioniera: egli l'ha
riscattata e ha salvato i buoni nel mondo, e anche i cattivi.
1.
La luce e le tenebre, la vita e la
morte, ciò che è a destra e ciò che è a sinistra, sono fratelli fra di loro:
non è possibile separarli. Per questo motivo né i buoni sono buoni, né i
cattivi sono cattivi, né la vita è vita, né la morte è morte. Perciò ciascuna
cosa sarà distinta secondo l'origine del suo essere. Ma quelli che sono
innalzati sopra il mondo sono indissolubili ed eterni.
2.
I nomi che vengono dati alle cose
terrestri racchiudono un grande inganno, perché distolgono i cuori da concetti
che sono autentici verso concetti che non sono autentici. Chi sente la parola
"Dio" non intende ciò che è autentico, ma intende ciò che non è
autentico. Così pure per "Padre" e "Figlio" e "Spirito
Santo" e "Vita" e "Luce" e "Resurrezione" e
"Chiesa" e tutti gli altri nomi non s'intende ciò che è autentico, ma
s'intende ciò che non è autentico. A meno che
non si sia venuti a conoscenza di ciò che è autentico, questi nomi sono nel
mondo per ingannare. Se essi fossero nell'eone, non sarebbero nominati ogni
giorno nel mondo e non sarebbero mescolati tra le cose terrestri. Essi hanno la
loro fine nell'eone.
1.
Un solo nome non è pronunciato nel
mondo: il nome che il Padre ha dato al Figlio. Esso è al di sopra di tutto. È
il nome di "Padre", perché il Figlio non diventerebbe Padre se non
avesse rivestito se stesso del nome di "Padre". Questo nome, coloro
che lo posseggono lo intendono in verità, ma non lo pronunciano. Invece coloro
che non lo posseggono non lo intendono. Ma la Verità ha espresso dei nomi nel
mondo a questo motivo: che non è possibile apprendere senza nomi. La Verità è
unica e molteplice, e a nostro vantaggio, per insegnarci, per amore, quella
Unica, attraverso molte.
2.
Gli arconti vollero ingannare
l'uomo, perché essi videro che egli aveva la stessa origine di quelli che sono
veramente buoni. Essi presero il nome delle cose che sono buone e lo diedero
alle cose che non sono buone, per potere, per mezzo dei nomi, ingannare gli
uomini e legarli alle cose che non sono buone. E poi, se essi fanno loro un
favore, li allontanano da ciò che non è buono e li collocano in ciò che è
buono, quello che essi conoscono. Perché essi hanno deliberato di prendere
l'uomo libero e fare di lui un loro schiavo, per sempre.
3.
Vi sono potenze che danno questo
all'uomo non volendo che egli sia salvo, per poter diventare suoi dominatori.
Perché se l'uomo è loro schiavo vengono fatti sacrifici e si offrono animali
alle potenze. E ciò che essi hanno offerto è bensì vivo, ma dopo che l'hanno
offerto muore. Quanto all'uomo, fu offerto morto a Dio, ed è vissuto.
4.
Prima della venuta del Cristo, non
c'era pane nel mondo, così come nel paradiso, il luogo dov'era Adamo. C'erano
molti alberi per il nutrimento degli animali, ma non c'era frumento per il
nutrimento dell'uomo. L'uomo si nutriva come gli animali, ma quando venne
Cristo, L'Uomo perfetto, portò il pane dal cielo affinché l'uomo potesse
nutrirsi con un cibo da uomo.
5.
Gli arconti pensavano che fosse per
la loro potenza e la loro volontà che gli uomini facevano tutto ciò che
facevano, ma lo Spirito Santo preparava per essi ogni cosa in segreto, come
egli voleva. Fu seminata dappertutto la Verità, quella che esiste fin da
principio, e molti la videro mentre era seminata, ma pochi sono quelli che la
vedono quando viene raccolta.
6.
Taluni hanno detto che Maria ha
concepito dallo Spirito Santo. Essi sono in errore. Essi non sanno quello che
dicono. Quando mai una donna ha concepito da una donna? Maria è la vergine che
nessuna forza ha violato, e questo è un grande anatema per gli Ebrei, che sono
gli apostoli e gli apostolici. Questa Vergine, che nessuna forza ha violato
[...], e le Potenze si contaminano. E il Signore non avrebbe detto: "Mio
Padre che è nei cieli," se non avesse avuto un altro padre, ma avrebbe
semplicemente detto: "Mio Padre".
7.
Il Signore disse ai
discepoli:"[], entrate nella Casa del Padre, ma non prendete nulla nella
Casa del Padre e non portate via nulla.
8.
"Gesù" è un nome segreto,
"Cristo" è un nome manifesto. Infatti "Gesù" non esiste in
nessuna lingua, tuttavia il suo nome è "Gesù", come lo hanno
chiamato. Quanto a "Cristo" il suo significato è "Messia"
in siriaco e xxxxxxx in greco. Ad ogni modo, tutti gli altri lo chiamano
secondo la lingua di ciascuno di loro. "Nazareno" è l'unica cosa che
è stata rivelata di ciò che è sconosciuto.
9.
Cristo ha in se stesso tutte le
qualità: è sia uomo, sia angelo, sia mistero, sia Padre.
1.
Coloro che dicono che il Signore
prima è morto e poi è risuscitato, si sbagliano, perché egli prima è
risuscitato e poi è morto. Se uno non consegue prima la resurrezione non
morirà, perché "come è vero che Dio vive" egli sarà già morto.
2.
Nessuno nasconde un oggetto prezioso
in un recipiente di grande valore, ma spesso tesori incalcolabili sono posti in
un recipiente del valore di un asse. Cosi è per l'anima: essa è un oggetto
prezioso ed è venuta a trovarsi in un corpo spregevole.
3.
Vi sono certuni che hanno paura di
risuscitare nudi. Per questo essi vogliono risuscitare nella carne, e non sanno
che quelli che portano la carne, proprio essi sono nudi. Quelli che spogliano
se stessi fino ad essere nudi, non sono nudi. Né carne né sangue possono
ereditare il Regno di Dio. Qual è quello che non erediterà? Il corpo che noi
abbiamo. Qual è invece quello che erediterà? Quello di Gesù e il suo sangue. È
per questo che egli ha detto: "Chi non mangerà la mia carne (Logos) e non
berrà il mio sangue non ha la vita in se stesso". E cosa sono queste cose?
La sua carne è il Logos e il suo sangue è lo Spirito Santo (anima). Chi ha
ricevuto queste cose ha cibo, bevanda e vestito. Io, poi, biasimo anche gli
altri, quelli che dicono che non si risusciterà. Infatti ambedue sono in
errore. Tu dici che la carne non risusciterà: dimmi allora che cosa
risusciterà, affinché noi possiamo renderti onore. Tu dici che lo Spirito è
dentro la carne, che c'è pure questa luce dentro la carne. Ma è il Logos,
quest'altro che è nella carne! In questa carne (Logos) in cui Tutto esiste,
bisogna dunque risuscitare.
4.
In questo mondo, quelli che
indossano i vestiti (anime) sono superiori ai vestiti (corpo); nel Regno dei
Cieli i vestiti (spirito) sono superiori a quelli che li indossano, per l'acqua
ed il fuoco che purificano tutto il luogo.
5.
Ciò che è manifesto, lo è grazie a
ciò che è manifesto; ciò che è nascosto, grazie a ciò che è nascosto. Ma vi
sono certe cose nascoste che lo sono grazie a cose manifeste. C'è un'acqua
nell'acqua ed un fuoco nel crisma.
6.
Gesù le ha portate tutte in segreto.
Infatti non si era rivelato come era, ma si è rivelato come potevano vederlo. E
cosi si è manifestato a tutti questi: si è manifestato come grande ai grandi,
si è manifestato come piccolo ai piccoli, si è manifestato agli angeli come
angelo e agli uomini come uomo. Per questo il suo Logos è rimasto nascosto a
tutti. Taluni, invero, lo hanno visto, credendo di vedere se stessi. Ma quando
è apparso, in gloria, ai suoi discepoli, sulla montagna, egli non era piccolo.
È diventato grande, ma ha fatto grandi i suoi discepoli, perché fossero in
grado di vederlo grande. Egli ha detto quel giorno, nella preghiera di
ringraziamento: "Tu che hai congiunto la Perfezione "la Luce
"con lo Spirito Santo, congiungi gli angeli con noi, immagini.
7.
Non disprezzare l'Agnello, perché
senza di lui non è possibile vedere la Porta del Regno. Nessuno potrà andare
alla presenza del Re, se è nudo.
8.
L'Uomo celeste, molti sono i suoi
figli, più che dell'Uomo terrestre. Se i figli di Adamo sono numerosi, per
quanto ne muoiano, quanti di più sono i figli dell'Uomo perfetto che non
muoiono mai, ma sono rigenerati in eterno!
9.
Il padre genera un figlio, ma il
figlio non può generare un figlio, perché chi è stato generato non può
generare. Il figlio acquista per sé soltanto fratelli, non figli.
10.
Tutti coloro che sono generati nel
mondo sono generati dalla natura, gli altri dallo Spirito. Coloro che sono
generati da questo gridano di là all'Uomo, perché si nutrono della promessa del
Luogo in alto.
1.
Colui che si nutre dalla bocca, se
di lì è uscito il Logos verbo di verità, dovrà essere nutrito dalla bocca, e
diventare "perfetto". Perché il perfetto diventa fecondo per mezzo di
un bacio, e genera. Per questo motivo anche noi ci baciamo l'un l'altro, e
concepiamo l'uno dall'altro, per opera della grazia che è in noi.
2.
Erano tre (Maria), che andavano
sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena, che è
detta sua consorte. Infatti era "Maria": sua sorella, sua madre e la
sua consorte.
3.
"Padre" e
"Figlio" sono nomi semplici, "Spirito Santo" è un nome
duplice. Quelli sono in ogni luogo: essi sono in alto, essi sono in basso, essi
sono nell'invisibile, essi sono in ciò che è manifesto. Lo Spirito Santo è in
ciò che è manifesto, in basso, è nell'invisibile, in alto.
4.
I santi sono serviti dalle Potenze
cattive. Infatti queste sono accecate dallo Spirito Santo, tanto che credo-no
di servir l'uomo, mentre agiscono per i santi. Per questo motivo un giorno un
discepolo domandò al Signore qualcosa riguardo al mondo ed egli rispose:
"Domandalo a tua Madre ed ella ti darà qualcosa di diverso".
5.
Gli apostoli dissero ai discepoli:
"Possa ogni nostra offerta avere sale! "Essi chiamavano Sofia:
"sale". Senza di questo, nessuna offerta è accettabile.
6.
Ma Sofia è sterile, senza il Figlio.
Per questo motivo essa è chiamata [...] sale. Il luogo in cui essi [...] alla
loro maniera, è lo Spirito Santo. Perciò molti sono i suoi figli.
7.
Ciò che il padre ha, appartiene al
figlio; e a questi "il figlio" per tutto il tempo è piccolo, non si
affida quello che è suo. Ma quando diventa uomo, il padre gli dà tutto ciò che
gli appartiene.
8.
Quelli che sono perduti, che lo
Spirito genera, sono perduti anche per causa sua. Per questo, con il medesimo
soffio, il fuoco si attizza e si spegne.
9.
Una cosa è Achamoth e un'altra cosa
è Echmoth. Achamoth è semplicemente Sofia, mentre Echmoth è la Sofia della morte.
È questa che conosce la morte, e che è chiamata piccola Sofia.
10.
Ci sono animali che sono soggetti
all'uomo, come il vitello, l'asino, e altri di questo genere. Ce ne sono altri
che non sono soggetti e vivono appartati in luoghi solitari. L'uomo lavora il
campo con gli animali che gli sono soggetti, e con questo nutre se stesso e gli
animali, tanto quelli che gli sono soggetti, quanto quelli che non gli sono
soggetti. La stessa cosa è per l'Uomo perfetto. Egli lavora con le Potenze che
gli sono soggette e prepara ogni cosa per l'Esistenza. Poiché in questo modo
l'intero luogo è seminato, sia il buono che il cattivo, ciò che è destra e ciò
che è a sinistra. Lo Spirito Santo raccoglie insieme e guida le Potenze
soggette e non soggette, e quelle appartate. Perché, invero, esso [...] le
riunisce, affinché [...].
11.
Adamo, se è stato formato, tu
troverai che i suoi figli sono una eccellente fabbricazione. Se egli non è
stato formato, ma generato, tu troverai che era eccellente il suo seme. Ora,
ecco che egli è stato formato e generato. Che eccellenza è questa!
12.
Dapprima si è avuto l'adulterio, poi
l'omicidio. Ed egli fu generato da adulterio, perché era figlio del serpente.
Per questo divenne assassino, come era anche suo padre, e uccise il proprio
fratello. Perché ogni associazione che si forma tra cose differenti l'una
dall'altra è un adulterio.
1.
Dio è un tintore. Come le buone
tinture, che si dicono genuine, muoiono con le cose che sono state tinte con
esse, così è con le cose tinte da Dio: poiché le sue tinture sono immortali,
esse diventano immortali grazie ai suoi colori. Ora Dio, ciò che immerge, lo
immerge nell'acqua.
2.
Non è possibile che uno veda qualcuna
delle realtà autentiche, a meno che non diventi come esse. La Verità non è come
per l'uomo nel mondo: egli vede il sole, me non è il sole, e vede il cielo e la
terra e tutte le altre cose, ma non sono per nulla quelli autentici. Ma tu hai
visto qualcuna delle cose del Luogo e sei divenuto di quelle. Tu hai visto lo
Spirito e sei diventato Spirito. Tu hai visto Cristo e sei diventato Cristo. Tu
hai visto il Padre e diventerai il Padre. Per questo, ora, tu vedi ogni cosa e
non vedi te stesso. Ma ti vedrai nel Luogo, perché quello che tu vedi, lo
diventerai.
3.
La Fede riceve, l'Amore dà. Nessuno
può ricevere senza la fede, nessuno può dare senza l'amore. Per questo motivo,
per poter ricevere, noi abbiamo la fede, ma anche allo scopo di poter dare con
sincerità, poiché, se qualcuno non dà con amore, non ha alcun profitto da
quello che ha dato.
4.
Colui che non ha ancora ricevuto il
Signore è ancora un Ebreo.
5.
Gli apostoli che sono stati prima di
noi l'hanno chiamato cosi: "Gesù Nazareno Cristo". L'ultimo nome è
"Cristo", il primo è "Gesù", quello in mezzo è
"Nazareno". "Messia" ha due significati: tanto
"Cristo" che "il limitato". "Gesù" in ebraico è:
"la Redenzione". "Nazara" è: "la Verità". Perciò
"Nazareno" è "quello della Verità".
6.
La perla, se è gettata nel fango,
non diventa di minor pregio, né, se viene unta con olio di balsamo, diventa di
maggior pregio, ma ha sempre valore agli occhi del suo proprietario. Cosi è per
i figli di Dio: dovunque essi siano, essi hanno sempre valore agli occhi del
loro Padre.
7.
Se tu dici: "Io sono un Giudeo,
"nessuno si preoccuperà. Se tu dici: "Io sono Romano," nessuno
si sentirà scosso. Se tu dici: "Io sono un Greco, un barbaro, uno schiavo,
un libero, " nessuno si turberà. Se tu dici: "Io sono un Cristiano,"
tutti si agiteranno. Possa io ricevere questa designazione, che [...] non
possono sopportare: cioè questo nome.
8.
Dio è un divoratore di uomini. Per
questo l'uomo gli è immolato. Prima di immolare l'uomo gli si immolavano gli
animali, perché non erano dei, quelli a cui si facevano sacrifici.
9.
I vasi di vetro e i vasi di
terracotta sono fabbricati per mezzo del fuoco. Ma i vasi di vetro, se si
rompono, vengono modellati di nuovo, perché provengono da un soffio. I vasi di
terracotta, se si rompono, vengono distrutti, perché essi sono prodotti senza
soffio.
10.
Un asino che girava una macina fece
cento miglia, camminando. Quando fu slegato, trovò che era ancora nello stesso
posto. Ci sono uomini che camminano molto e non avanzano affatto. Quando è
venuta per loro la sera, essi non hanno visto né città, né villaggio, né
creatura, né natura, e potenza e angelo. Invano, i miseri, si sono travagliati.
11.
L'eucaristia è Gesù; infatti in
siriaco è chiamato Pharisatha, cioè: "colui che è steso". Infatti
Gesù è venuto a crocifiggere il mondo.
12.
Il Signore entrò nella tintoria di
Levi. Prese settantadue colori e li versò nella tinozza. Li tirò fuori tutti
bianchi e disse: "È cosi, invero, che il Figlio dell'uomo è venuto come
tintore (lavaggio battesimale).
1.
La Sofia, che è chiamata sterile, è
la madre degli angeli. La consorte di Cristo è Maria Maddalena. Il Signore
amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca. Gli altri
discepoli allora dissero: "Perché ami lei più di tutti noi? "Il
Salvatore rispose e disse loro: "Perché, non amo voi tutti come lei?
2.
Un cieco e un uomo che vede, quando
sono tutti e due nelle tenebre, non sono differenti l'uno dall'altro. Ma quando
viene la luce, allora quello che vede vedrà la luce e quello che è cieco
rimarrà nelle tenebre.
3.
Il Signore ha detto: "Beato
colui che era, prima di venire al mondo! Perché chi è, lo era e lo sarà.
4.
La superiorità dell'uomo non è
manifesta, ma è nel segreto. Per questo egli è il signore degli animali che
sono più forti di lui, che sono grandi secondo ciò che è manifesto e secondo
ciò che è nascosto, ed è lui a dar loro il sostentamento. Infatti se l'uomo si
separa da loro, essi si uccidono e si mordono tra di loro. Essi si sono
divorati l'un l'altro finché non hanno trovato cibo. Ma ora hanno trovato cibo,
perché l'uomo ha lavorato la terra.
5.
Se qualcuno scende nell'acqua e ne
esce fuori senza aver ricevuto nulla e dice: "Io sono cristiano,
"egli si è appropriato il nome; ma se egli riceve lo Spirito Santo, ha il
dono del nome. Chi ha avuto il dono, non ne è più privato; ma chi se l'è
appropriato, gli viene tolto.
6.
Questo è quanto succede per il
matrimonio. Se qualcuno entra nell'esistenza per un mistero, il mistero del
matrimonio e grande. Poiché senza di esso il mondo non sarebbe. Infatti la
consistenza del mondo è l'uomo (emanazione divina), e la consistenza dell'uomo
è il matrimonio (nel congiungimento spirituale). Abbiate presente
l'accoppiamento immacolato, perché esso ha grande potenza. La sua immagine è
nella congiunzione carnale.
7.
Tra gli spiriti impuri ve ne sono di
maschili e di femminili. I maschili sono quelli che si congiungono alle anime
che abitano in un corpo di femmina; i femminili sono quelli che si congiungono
alle anime che so-no in un corpo di uomo. Perché essi sono separati. E nessuno
potrà loro sfuggire, quando essi lo posseggono, a meno che egli non riceva un
potere maschile o femminile, cioè di sposo o di sposa. Ora, questo lo riceve in
immagine dalla camera nuziale. Quando le femmine sciocche vedono un maschio
seduto da solo, balzano su di lui, scherzano con lui e lo seducono. Ugualmente
gli uomini sciocchi, quando vedono una bella donna seduta da sola, la lusingano
e le fanno pressione, perché desiderano possederla. Ma se essi vedono un uomo
con la moglie, seduti vicino, le femmine non possono andare dall'uomo e gli
uomini non possono andare dalla femmina. La stessa cosa è, se l'immagine e
l'angelo si uniscono insieme (innalzamento spirituale): non c'è alcuna
possibilità di andare verso l'uomo o verso la donna. Colui che esce dal mondo non
può più essere trattenuto, per essere stato nel mondo. È manifesto che egli si
è elevato al di sopra dei desideri, della morte e della paura. Egli è il
signore della natura, egli è superiore alla gelosia. Ma se queste cose ci sono,
lo posseggono e lo soffocano. E come potrà essere in grado di sfuggire loro?
Spesso vengono di quelli che dicono: " Noi siamo credenti " per
sfuggire agli spiriti impuri e ai demoni. Perché, se avessero ricevuto lo
spirito santo, non ci sarebbero stati spiriti impuri che si congiungessero con
loro.
8.
Non temere la carne e non amarla. Se
la temi, essa ti dominerà. Se l'ami, essa ti divorerà e ti soffocherà.
9.
O si è nel mondo o nella
resurrezione o nei luoghi intermedi. Purché non mi succeda di essere trovato in
questi! In questo mondo c'è del buono e del cattivo. Quello che c'è di buono
non è tutto buono, e quello che c'è di cattivo non è tutto cattivo. Ma oltre
questo mondo c'è qualcosa di cattivo che è veramente cattivo, e cioè quello che
si chiama l' "Intermedio". Esso è la morte. Mentre siamo in questo
mondo, è necessario acquistare per noi la resurrezione, cosicché, quando ci
spogliamo della carne, possiamo essere trovati nella Quiete (beatitudine
celeste) e non andiamo errando nell'Intermedio. Vi sono molti, infatti, che si
smarriscono durante il cammino. Ed è bene, pertanto, uscire dal mondo prima che
l'uomo abbia peccato.
1.
Vi sono taluni che né vogliono né
possono. Invece altri, se vogliono, non ne hanno alcun profitto, perché non
hanno agito. Infatti il volere soltanto li rende peccatori come il non-volere e
il non-agire.
2.
Un apostolico ebbe una visione
alcune persone che erano rinchiuse in una casa in fiamme e legate con catene di
fuoco e gettate in un mare di fuoco, che bruciava dinanzi a loro. E dicevano:
" Gettate acqua sul fuoco! " Ma essi dicevano che non erano in grado
di salvarle, secondo la loro volontà. Essi ricevettero la morte come punizione,
quella che è chiamata "le tenebre esteriori", perché consiste in
acqua e fuoco.
3.
L'anima e lo spirito sono entrati
nell'esistenza dall'acqua, dal fuoco e dalla luce, che il figlio della camera
nuziale []. Il fuoco
ê il crisma, la luce ê il fuoco. Io non parlo di questo fuoco, che non ha
forma, ma
dell'altro,
la cui forma è bianca, che è fatto di luce e di bellezza, e che dà bellezza.
1.
La verità non è venuta nel mondo
nuda, ma è venuta in simboli ed immagini. Esso non la riceverà in altra
maniera. C'è una rigenerazione e un'immagine di rigenerazione. Ed è veramente
necessario che si sia rigenerati attraverso l'immagine. Che cos'è la
resurrezione? E la immagine è necessario che risorga attraverso l'immagine e la
camera nuziale; l'immagine attraverso l'immagine, è necessario che si entri
nella Verità, che è la restaurazione. Questo è inevitabile per coloro che non
soltanto ricevono il nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ma che
li hanno ottenuti proprio per sé. Se uno non li ottiene proprio per sé, anche
il nome gli sarà tolto. Ora questi si ottengono con il crisma della pienezza
della potenza della Croce, che gli apostoli hanno chiamato la destra e la
sinistra. Infatti costui non è più un cristiano, ma un Cristo.
2.
Il Signore ha operato ogni cosa in
un mistero: un battesimo e un crisma, un'eucaristia e una redenzione, e una
camera nuziale.
3.
Egli ha detto: " Io sono venuto
a rendere le cose di sotto come le cose di sopra e le cose esterne come quelle
interne, e ad unirle tutte nel Luogo ". Egli si è manifestato qui
attraverso simboli ed immagini. Coloro che dicono che c'è qualcuno al di sopra
e qualcuno al di sotto, si sbagliano. Infatti, quello che si è manifestato è quello
che è chiamato "quello che è di sotto", e quello a cui appartengono
le cose nascoste è "quello che è al di sopra" di lui. Sarebbe bene,
in verità, dire così: "l'interno" e "l'esterno" e
"l'esterno dell'esterno". Per questo il Signore ha chiamato la corruzione
"le tenebre esteriori", al di fuori delle quali non c'è nulla. Egli
ha detto: " Mio Padre che è nel segreto ". Egli ha detto: "
Entra nella tua camera e chiudi la porta su di te e prega tuo Padre che è nel
segreto, " cioè che è nell'interno di tutte le cose. Ora, ciò che è
nell'interno di tutte le cose è il pleroma. Fuori di esso non c'è nulla che gli
sia interno. Questo è quello che è detto: "ciò che è al di sopra di
esse".
4.
Prima del Cristo, molti erano
usciti. Ma là, di dove erano usciti, non potevano più ritornare, e di là, dove
erano entrati, non potevano più uscire. Ma è venuto il Cristo: quelli che erano
entrati, egli li ha fatti uscire, e quelli che erano usciti, li ha fatti
entrare.
5.
Quando Eva era in Adamo, non
esisteva la morte. Ma dopo che essa si fu separata, la morte è sopravvenuta. Se
essa entra di nuovo in lui, e se egli la riprende in se stesso, non esisterà
più la morte.
6.
"Mio Dio, mio Dio! Perché, o
Signore, mi hai abbandonato? " Egli ha detto queste parole sulla croce,
perché essa [Egli] ha separato dal Luogo la sua anima, che era stata generata
dallo Spirito Santo, per opera di Dio. Il Signore si è levato dai morti ed è
divenuto come era prima. Ma il suo corpo era perfetto: aveva bensì una carne,
ma questa carne è una carne autentica, mentre la nostra carne non è autentica,
ma noi possediamo un'immagine di quella autentica.
1.
La camera nuziale non è per le
bestie (ilici), né per gli schiavi (psichici), né per le donne già possedute
(impurità), ma è per gli uomini liberi (spirituali) e per le vergini (purezza).
2.
Noi siamo stati generati bensì dallo
Spirito Santo, ma siamo stati di nuovo generati da Cristo, a due a due. Abbiamo
avuto il crisma dello Spirito, e quando siamo stati rigenerati siamo stati
uniti.
3.
Nessuno potrebbe vedere se stesso né
nell'acqua né in uno specchio, senza la luce; né tu potrai rivedere te stesso
nella Luce, senza acqua né specchio. Per questo occorre essere battezzati in
ambedue: nella luce e nell'acqua. E invero la luce è il crisma.
75. C'erano tre
edifici, come luoghi per le offerte, in Gerusalemme: uno era aperto verso sud e
si chiamava "il Santo del Santo", il terzo era aperto verso oriente e
si chiamava il "Santo dei Santi", il luogo in cui il Sommo Sacerdote
entrava egli solo. Il battesimo è l'edificio "Santo", la redenzione è
il "Santo del Santo", e il "Santo dei Santi" è la camera
nuziale. Il battesimo contiene la resurrezione e la redenzione. La redenzione ê
nella camera nuziale. Ma la camera nuziale ê superiore a queste due. Tu non
potrai trovare [] quelli che pregano [] Gerusalemme [] che si chiama "il
Santo dei Santi" [], non la camera nuziale, ma solo l'immagine []. La sua
cortina si ê strappata dall'alto in basso, perché occorreva che qualcuno dal
basso salisse in alto.
76. Coloro che si
sono rivestiti della luce perfetta, le Potenze non li vedono e non possono
trattenerli. Ora, ci
si
rivestirà di questa luce per un mistero, nell’unione.
1.
Se la donna non si fosse separata
dall'uomo, non sarebbe morta, con l'uomo. La sua separazione è stata l'origine
della morte. Per questo motivo è venuto il Cristo: per annullare la separazione
che esisteva fin dalle origini e unire di nuovo i due, e per dare la vita a
quelli che erano morti nella separazione e unirli.
2.
Ora, la donna si unisce a suo marito
nella camera nuziale, e quelli che si sono uniti nella camera nuziale non si
separeranno più. È per questo che Eva si è separata da Adamo: perché essa non
era unita a lui nella camera nuziale.
79. L'anima di Adamo
è venuta nell'esistenza per mezzo di un soffio. Suo consorte è lo spirito. Chi
glielo ha dato è sua Madre; e con l'anima gli è stato dato uno spirito, al suo
posto. Per questo, quando si è nascosto egli ha pronunciato parole superiori
alle Potenze. Esse lo invidiarono perché erano separate dall'unione spirituale
[].
1.
Gesù ha rivelato sulle rive del
Giordano la pienezza del Regno dei Cieli che esisteva prima del Tutto. Poi egli
fu rigenerato. Poi fu adottato come figlio. Poi fu unto. Poi fu redento. Poi ha
redento.
2.
Se è possibile riferire un mistero:
il Padre del Tutto si è unito alla Vergine che è discesa e quel giorno un fuoco
lo ha illuminato. Esso ha rivelato la grande camera nuziale. Per questo il suo
corpo, che è venuto nell'esistenza in quel giorno, è venuto dalla camera
nuziale, come quello che è stato generato dallo Sposo e dalla Sposa. Così,
grazie a questi, Gesù ha ristabilito il Tutto in essa. Ed è inevitabile che
ogni discepolo entri nella sua Quiete.
3.
Adamo è stato fatto da due vergini:
lo spirito e la terra vergine. Per questo motivo, Cristo è stato generato da
una vergine: per riparare alla caduta che è avvenuta alle origini.
4.
Ci sono due alberi in mezzo al
Paradiso: uno produce animali, l'altro produce uomini. Adamo ha mangiato
dell'albero che produce animali ed è diventato animale ed ha generato animali.
Per questo i figli di
Adamo venerano dei che hanno forma di
animali. L'albero di cui Adamo ha mangiato i frutti è l'albero della
conoscenza. Per questo i peccati sono divenuti numerosi. Se egli avesse
mangiato dell'altro albero, i frutti dell'albero della vita, che produce
uomini, gli dei venererebbero l'uomo.
1.
Così è nel mondo: gli uomini creano
dei e venerano le loro creazioni. Sarebbe conveniente che gli dei venerassero
gli uomini.
2.
Per la verità, le opere dell'uomo
provengono dalla sua potenza e per questo sono chiamate "potenze".
Sue opere sono anche i suoi figli, che provengono dal Riposo. In conseguenza di
questo, la sua potenza risiede nelle opere, mentre il Riposo si manifesta nei
suoi figli. E tu troverai che questo procede fino all'immagine, che compie le
sue opere secondo la propria potenza, ma nel riposo crea i suoi figli.
3.
In questo mondo gli schiavi sono al
servizio degli uomini liberi, nel Regno dei cieli gli uomini liberi serviranno
gli schiavi i figli della camera nuziale serviranno i figli del matrimonio. I
figli della camera nuziale hanno un solo ed unico nome. La Quiete è per l'uno e
per l'altro di essi. Essi non hanno bisogno di attività.
4.
La contemplazione ha grandi vantaggi.
Essi sono di più che in una visione, per coloro che sono nel mondo. Ma le
glorie delle glorie, gli uomini non possono vederle.
5.
[] Cristo ê sceso nell'acqua, al
fine di purificare e rendere perfetti coloro che egli ha reso perfetti nel Suo
Nome. Infatti egli ha detto: " È necessario che noi compiamo ogni
giustizia.
6.
Coloro che dicono che prima si muore
e poi si risorge, si sbagliano. Se non si riceve prima la resurrezione, mentre
si è vivi, quando si muore non si riceverà nulla. Così pure si parla riguardo
al battesimo, dicendo che il battesimo è una grande cosa, perché se si riceve
si vivrà.
7.
L'apostolo Filippo ha detto: "
Giuseppe il falegname ha piantato un giardino, perché aveva bisogno di legna
per il suo mestiere. È lui che ha costruito la Croce con gli alberi che ha
piantato. Il suo seme è stato Gesù, la Croce la sua pianta.
8.
Ma l'albero della vita è in mezzo al
Paradiso, e anche l'ulivo, da cui viene il crisma, grazie al quale la
resurrezione.
9.
Questo mondo è un divoratore di
cadaveri. Tutto ciò che è divorato da esso è morto. La Verità è una divoratrice
di vita. Per questo, nessuno di quelli che si nutrono di Verità morirà. Gesù è
uscito dal Luogo e di là ha portato il nutrimento, e a quelli che lo
desideravano ha portato la Vita, affinché essi non morissero più.
10.
Dio ha piantato un Paradiso. L'uomo
viveva nel Paradiso. C'era unità e non c'era separazione [] Beati gli uomini
che in esso non desidereranno più separarsi. Questo Paradiso è il luogo in cui
mi sarà detto: " Mangia di questo o non mangiare di questo, secondo il tuo
desiderio ". È il luogo dove io mangerò di tut-to, poiché lì c'è l'albero
della conoscenza. Là esso ha ucciso Adamo, qui invece l'albero della conoscenza
ha dato la vita all'uomo. La Legge era l'albero. Esso aveva il potere di dare
la conoscenza del bene e del male. Ma esso né lo allontanava dal male, né lo
stabiliva nel bene, ma ha creato la morte per quelli che ne hanno mangiato.
Perché quando ha detto: " Mangia di questo, non mangiare di quello, "
è stata l'origine della sua morte.
1.
Il crisma è superiore al battesimo,
perché per mezzo del crisma noi siamo stati chiamati cristiani, non per mezzo
del battesimo. Infatti il Padre ha unto il Figlio, e il Figlio ha unto gli
apostoli, e gli apostoli hanno unto noi. Colui che è stato unto possiede il
Tutto. Egli possiede la Resurrezione, la Luce, la Croce, lo Spirito Santo. Il
Padre gli ha dato queste cose nella camera nuziale, ed egli le ha ricevute.
2.
Il padre era nel figlio e il figlio
nel padre. Questo è il Regno dei cieli.
3.
Giustamente il Signore ha detto:
" Alcuni sono entrati nel Regno dei cieli ridendo e sono usciti ridendo da
questo mondo ".
Un cristiano [] e immediatamente ê disceso nell'acqua e ne ê uscito signore del
Tutto.
Perché il suo ridere non è per divertimento,
ma egli disprezza questo mondo che non è degno del Regno dei cieli. Se egli lo
disprezza e lo considera una sciocchezza, lo lascerà ridendo.
1.
È così anche per il pane e il calice
e per l'olio, sebbene vi sia qualche altra cosa superiore a queste.
2.
Il mondo è stato creato in seguito
ad una trasgressione. In effetti colui che l'ha creato voleva farlo
incorruttibile ed immortale, ma egli ha commesso una trasgressione e non ha
soddisfatto la sua speranza. Infatti l'incorruttibilità del mondo non c'è stata
e non c'è stata l'incorruttibilità di colui che ha fatto il mondo. Veramente
non c'è incorruttibilità nelle opere, ma nei figli, e nessuna opera potrà
ricevere la incorruttibilità, a meno che diventi figlio. Ma colui che non ha la
possibilità di ricevere, quanto maggiormente non potrà dare!
1.
Il calice della benedizione contiene
del vino e contiene dell'acqua, poiché serve come simbolo del sangue per cui si
fa il rendimento di grazie, ed è ripieno di Spirito Santo. Esso è dell'Uomo
interamente perfetto, e quando lo beviamo riceviamo in noi stessi l'Uomo
perfetto.
2.
L'acqua viva è una sostanza. È
necessario che ci rivestiamo dell'Uomo Vivente. Per questo, quando uno viene
per discendere nell'acqua si leva gli abiti per rivestirsi di quello.
3.
Un cavallo genera un cavallo, un
uomo genera un uomo, un dio genera un dio. Così avviene per lo Sposo e la
Sposa: i loro figli provengono dalla camera nuziale. Non c'era nessun Giudeo
che provenisse dai Greci, finché la Legge fu in vigore. E noi stessi abbiamo
avuto origine dai Giudei, prima di diventare Cristiani. Tu hai visto []. Questi
sono stati chiamati "il popolo eletto" dello Spirito Santo, e l'uomo autentico
e il Figlio dell'uomo e la semenza del Figlio dell'uomo. Questa è chiamata nel
mondo la razza autentica.
4.
Essi sono il luogo dove si trovano i
figli della camera nuziale. L'unione in questo mondo, di uomo e donna, è il
luogo della potenza e della debolezza. Nell'eone la forma dell'unione è
differente, ma noi le chiamiamo con questi nomi.
5.
Ma ve ne sono altri, superiori a
tutti i nomi con cui vengono chiamati, superiori alla violenza. Perché, là dove
c'è violenza vi sono anche quelli che sono più forti della violenza. Quelli che
sono là non sono una cosa e un'altra, ma sono tutti due la stessa cosa; quello
che è qui è quello che non sarà in grado di oltrepassare i limiti della carne.
6.
Di tutti coloro che posseggono il
Tutto, non necessariamente tutti conoscono se stessi. E in verità, quelli che
non conoscono se stessi non gioiranno di ciò che essi posseggono, ma quelli che
sono pervenuti alla conoscenza di se stessi ne gioiranno.
7.
Non solamente l'uomo perfetto non
potrà essere colto, ma non potrà nemmeno essere visto. Perché se egli è visto
sarà colto. In nessun'altra maniera qualcuno potrà ottenere per se stesso
questa grazia, a meno che
non si rivesta della Luce perfetta e non
diventi egli stesso Luce perfetta. Quando l'avrà rivestita, egli andrà nella
Luce. Tale è la Luce perfetta.
1.
È necessario che noi diveniamo
uomini perfetti prima di uscire dal mondo. Colui che ha ricevuto il Tutto,
senza dominare questi luoghi, non potrà dominare il Luogo. Ma egli andrà
nell'Intermedio, in quanto imperfetto. Solo Gesù conosce la fine di costui.
2.
L'uomo santo è completamente santo,
già fin nel corpo. Perché, se ha ricevuto il pane, egli lo farà santo, e così
il calice o tutte le altre cose che egli riceve, egli le purificherà. E come
non purificherà anche il corpo?
3.
Nello stesso modo in cui Gesù ha
reso perfetta l'acqua del battesimo, cosi ha svuotato la morte. In conseguenza
di questo, noi invero discendiamo nell'acqua, ma non discendiamo nella morte,
affinché non siamo rigettati nello spirito del mondo. Questo, quando soffia, fa
venire l'inverno; quando soffia lo Spirito Santo, viene l'estate.
4.
Colui che possiede la conoscenza
della verità è un uomo libero; e l'uomo libero non pecca, perché chi commette
il peccato è schiavo del peccato. La madre è la verità, ma la gnosi è il padre.
Coloro a cui non è permesso di peccare, il mondo li chiama liberi. A coloro a
cui non è permesso di peccare, la conoscenza della verità eleva i cuori, cioè
li rende liberi e li solleva al di sopra di tutto il luogo. Ma l'amore
costruisce: colui che è diventato libero grazie alla gnosi, diventa schiavo di
coloro che non si sono ancora potuti elevare fino alla libertà della gnosi;
perché solo la gnosi li rende capaci di diventare liberi. L'amore non prende
nulla. Infatti, come potrebbe prendere qualche cosa, dal momento che ogni cosa
gli appartiene? Esso non dice: "Questo è mio" o "Quello è
mio", ma dice: "Questo è tuo".
5.
L'amore spirituale è vino e balsamo.
Ne godono tutti coloro che saranno unti con esso, e ne godono anche quelli che
stanno vicino a loro, mentre quelli che ne sono unti sono presenti. Se quelli
che sono unti col balsamo si allontanano da loro e se ne vanno, quelli che non
sono unti, solamente quando si trovano lontano da loro, continuano a rimanere
nel loro cattivo odore. Il Samaritano ha dato niente altro all'uomo ferito che
vino ed olio. Non c'è altra cosa che l'unzione. Ed egli ha guarito le ferite,
perché l'amore copre moltitudine di peccati.
6.
A colui che la donna ama sono
rassomiglianti quelli che essa mette al mondo. Se è suo marito, essi sono
rassomiglianti a suo marito, se è un adultero, essi sono rassomiglianti
all'adultero. Spesso, se una donna giace con suo marito per necessità, ma il
suo cuore è presso l'adultero, con cui essa è solita unirsi, ciò che essa
metterà al mondo, lo metterà al mondo rassomigliante all'adultero. Ma voi che
siete con il Figlio di Dio, non amate il mondo, ma amate il Signore, affinché
quelli che voi genererete non siano rassomiglianti al mondo, ma siano
rassomiglianti al Signore.
7.
L'uomo si unisce con l'uomo, il
cavallo si unisce con il cavallo, l'asino si unisce con l'asino. Ogni genere si
unisce con cose dello stesso genere. Così lo spirito si unisce allo spirito, e
il Logos si unisce al Logos e la Luce si unisce alla Luce. Se tu diventi uomo,
l'uomo ti amerà, se tu diventi spirito, lo spirito si unirà a te, se tu diventi
Luce, è la Luce che si unirà con te, se tu diventi uno di quelli che sono in
alto, quelli che so-no in alto troveranno il loro riposo in te. Se tu diventi
cavallo o asino o bue o cane o montone o qualunque altro animale di quelli che
si trovano al di fuori e in basso, tu non potrai essere amato né dall'uomo, né
dallo spirito, né dal Logos, né dalla Luce, né da quello che è in alto, né da
quello che è nell'interno. Essi non potranno trovare riposo in te, e tu non
farai parte di loro.
8.
Chi è schiavo contro la propria
volontà potrà divenire libero. Ma chi è divenuto libero per concessione del suo
signore e si è legato egli stesso ad una schiavitù non potrà più essere libero.
1.
La coltivazione dei campi è
costituita da quattro elementi: si porta nel granaio ciò che proviene
dall'acqua e dalla terra e dall'aria e dalla luce. Il culto di Dio è pure
costituito da quattro elementi: la fede e la speranza e l'amore e la gnosi. La
nostra terra è la fede, in cui abbiamo radice, l'acqua è la speranza, da cui
siamo nutriti, l'aria è l'amore, da cui siamo fatti crescere, e la luce è la gnosi,
da cui veniamo maturati.
2.
La grazia è il contadino; la semenza
del contadino sono gli uomini che salgono verso le altezze del cielo, e
benedetto il servitore che non ha ingannato le loro anime! Questi è Gesù
Cristo. Egli ha ingannato l'intero luogo e non ha gravato su nessuno. Per
questo motivo, benedetto chi è così, perché è l'Uomo perfetto. Infatti egli è
il Logos.
3.
Fateci delle domande a suo riguardo,
perché è difficile raddrizzarla. Come potremo raddrizzare questa grande cosa?
Come darà essa il riposo a ciascuno?
4.
Prima di tutto è necessario non
affliggere nessuno, sia grande sia piccolo, sia credente sia non credente;
inoltre dare il riposo a coloro che riposano nel bene. Vi sono di quelli a cui
giova dare il riposo a chi è nel bene. Ma chi fa il bene non può dare il riposo
a costoro, perché esso non viene secondo la sua volontà. Ma gli è impossibile
affliggere, facendo sì che essi siano oppressi. Invece chi è nel bene talvolta
li affligge. Non è così, ma li affligge la loro debolezza. Chi possiede la
natura, dà gioia al buono. Ma a causa di questo, alcuni si affliggono
gravemente.
5.
Un padrone di casa si è procurato
ogni genere di cose: sia figli, sia schiavi, sia bestiame, sia cani, sia
maiali, sia frumento, sia orzo, sia paglia, sia erba, sia ossa, sia carne e
ghiande. Ma egli era un uomo saggio e conosceva il nutrimento di ciascuno.
Davanti ai figli egli ha messo pane, olio d'olive e carne; davanti agli schiavi
egli ha messo olio di ricino e frumento; al bestiame ha dato orzo, paglia ed
erba; ai cani ha gettato le ossa e ai maiali ha gettato le ghiande e gli avanzi
del pane. Così è per il discepolo di Dio. Se è un uomo saggio, egli conosce la
condizione dei discepoli. Le forme del corpo non l'inganneranno, me egli terrà
conto della disposizione dell'animo di ciascuno, e parlerà con lui. Vi sono
molti animali nel mondo che rivestono una forma umana. Quando egli li
riconoscerà, ai maiali getterà ghiande, al bestiame getterà orzo, paglia ed
erba, ai cani getterà ossa. Agli schiavi darà le primizie, ai figli darà ciò
che è perfetto.
6.
C'è il Figlio dell'uomo e c'è il
figlio del Figlio dell'uomo. Il Signore è il Figlio dell'uomo, e il figlio del
Figlio dell'uomo è colui che è creato dal Figlio dell'uomo. Il Figlio dell'uomo
ha ottenuto da Dio il potere di creare. Egli può generare.
7.
Chi ha ricevuto la creazione è una
creatura, chi ha ricevuto la generazione è un generato. Chi crea non può
generare. Chi genera ha il potere di creare. In verità si dice: «Chi crea,
genera». Ma il suo prodotto è una creatura. Per questo motivo le opere non sono
figli, ma loro immagini. Chi crea, lavora visibilmente ed è egli stesso
visibile. Chi genera, lavora nel segreto, ed è egli stesso nascosto. Il
generato non è come l'immagine. Chi crea, crea apertamente, ma chi genera, genera
figli nel segreto.
8.
Nessuno può sapere qual è il giorno
in cui l'uomo e la donna si congiungono, salvo essi stessi. Perché il
matrimonio nel mondo è un mistero, per coloro che hanno preso moglie. Ma, se il
matrimonio di impurità è segreto, quanto maggiormente il matrimonio immacolato
è un autentico mistero! Esso non è qualche cosa di carnale, ma è puro, non
appartiene al desiderio, ma alla volontà. Non appartiene alle tenebre della
notte, ma appartiene al giorno e alla luce. Se un matrimonio è allo scoperto,
diventa impudicizia, e la sposa, non solamente quando riceve il seme di un
altro uomo, ma anche quando lascia la sua camera da letto ed è veduta, si
comporta impudicamente. Ella può soltanto rivelarsi a suo padre e a sua madre e
all'amico dello sposo e ai figli della camera nuziale. A costoro è permesso
entrare tutti i giorni nella camera nuziale, ma gli altri non possono
desiderare che di udire la sua voce e godere del suo profumo e possono desidera
re di nutrirsi delle
briciole che cadono dalla mensa, come i cani. Gli sposi e le spose appartengono
alla camera nuziale. Nessuno può vedere lo sposo con la sposa, a meno che non
lo divenga.
1.
Quando Abramo si rallegrò di vedere
ciò che stava per vedere, circoncise la carne del suo prepuzio, mostrandoci
come sia necessario distruggere la carne e il resto di questo mondo. Finché le
loro passioni sono nascoste, rimangono e sono vive; se vengono manifestate,
muoiono, secondo l'esempio dell'uomo che è manifesto: finché le viscere
dell'uomo sono nascoste, l'uomo vive; se le viscere appaiono e vengono fuori di
lui, l'uomo morirà. Così pure è l'albero: finché la sua radice è nascosta, esso
fiorisce e cresce; se la radice appare, l'albero secca. Così è per ogni
prodotto che è nel mondo, non soltanto per quello che è manifesto, ma anche per
quello che è nascosto. Infatti, fintanto che la radice dell'errore è nascosta,
esso è forte, ma quando è riconosciuta, esso si dissolve. Questo è il motivo
per cui il Logos ha detto: " Già la scure è posta alla radice degli alberi
". Essa non sfronderà soltanto " ciò che è sfrondato germoglia di
nuovo " ma la scure taglia profondamente finché svelle la radice. E Gesù
ha divelto la radice di tutto il luogo; gli altri invece solo in parte. Quanto
a noi, ciascuno scavi profondamente fino alla radice dell'errore, che è dentro
di lui e lo divelga dal suo cuore fino alla radice. Ed esso invero sarà
divelto, quando noi lo riconosceremo. Che se noi siamo ignoranti a suo
riguardo, esso affonda in noi le radici e produce i suoi frutti nei nostri
cuori. Esso domina su di noi, e noi siamo suoi schiavi. Ci tiene prigionieri,
cosicché noi facciamo ciò che non vogliamo, e ciò che vogliamo non lo facciamo.
Esso è potente perché noi non lo conosciamo, e finché esiste, esso lavora.
L'ignoranza è per noi la madre dell'errore. L'ignoranza è al servizio della
morte: ciò che viene dall'ignoranza né è esistita, né esiste, né esisterà.
Invece coloro che sono nella verità saranno perfetti quando tutta la verità si
manifesterà. Perché la verità è come l'ignoranza: quand'è nascosta, riposa in
se stessa, ma quando si rivela ed è riconosciuta, viene glorificata, in quanto
è più potente dell'ignoranza e dell'errore. Essa dà la libertà. Il Logos ha
detto: " Se voi conoscerete la verità, la verità vi farà liberi ".
L'ignoranza è uno schiavo, la conoscenza è libertà. Se noi riconosceremo la
verità, troveremo i frutti della verità in noi stessi. Se ci uniremo con essa,
essa produrrà il nostro perfezionamento.
2.
Ora noi abbiamo ciò che è manifesto,
nella creazione. Noi diciamo che sono le cose potenti, che sono onorate, e che
le cose nascoste sono deboli e spregevoli. È così anche per le cose rivelate
dalla verità: esse sono deboli e spregevoli, mentre quelle nascoste sono forti
e onorate. Ora, i misteri della Verità si rivelano sotto forma di modelli ed
immagini.
3.
Ma la camera nuziale è nascosta.
Essa è il Santo dei Santi. Adesso la cortina tiene celato in che modo Dio
governa la creazione, ma quando la cortina si strapperà e ciò che è all'interno
verrà rivelato, allora quest'edificio sarà lasciato deserto, o piuttosto, sarà
distrutto. Ma la divinità non fuggirà interamente da questi luoghi dentro il
Santo dei Santi, perché essa non potrà unirsi alla Luce senza mescolanze e al
Pleroma senza difetti, ma starà sotto le ali della Croce e sotto le sue
braccia. Questa sarà per essi l'arca di salvezza, quando il diluvio delle acque
li investirà. Se vi saranno di quelli della tribù del sacerdozio, essi potranno
entrare all'interno della cortina con il Sommo Sacerdote. Per questo motivo la
cortina non si è strappata soltanto in alto, altrimenti sarebbe stata aperta
soltanto per quelli in alto, né si è strappata soltanto in basso, altrimenti
sarebbe stata aperta soltanto a quelli in basso. Ma si è strappata dall'alto in
basso. Le cose in alto si sono manifestate a noi che siamo in basso, affinché
potessimo entrare nel segreto della Verità. Questa è veramente quella che è
onorata, che è potente. Ma noi penetreremo là attraverso modelli spregevoli e
cose deboli. E sono davvero spregevoli, in confronto alla gloria perfetta. C'è
una gloria che è più alta della gloria, c'è una potenza che è al di sopra della
potenza. Per questo motivo, la perfezione si è manifestata a noi con i segreti
della Verità e il Santo dei Santi si è rivelato e la camera nuziale ci ha
invitati dentro di essa. Invero, fino a quando queste cose sono nascoste, il
male rende incapaci e non si allontana di mezzo al seme dello Spirito Santo
" infatti si è schiavi del peccato " ma appena esse si
manifesteranno, allora la luce perfetta si diffonderà su ciascuno, e tutti
quelli che si troveranno in essa avranno il crisma. Allora gli schiavi saranno
liberi e i prigionieri saranno sciolti.
1.
Ogni pianta che è nei cieli è piantata
da mio Padre, che è nei cieli, e non si sradica più. Coloro che sono separati
verranno uniti e verranno resi perfetti. Tutti quelli che entreranno nella
camera nuziale genereranno nella luce. Infatti essi non genereranno come i
matrimoni che noi vediamo, perché avvengono nella notte: infatti se la luce
risplende nella notte, si spegne. Invece i misteri di questo matrimonio si
compiono di giorno e alla luce. Quel Giorno e quella Luce non tramontano mai.
2.
Se qualcuno diventa figlio della
camera nuziale, riceverà la Luce. Se qualcuno non la riceve finché è in questo
luogo, non potrà riceverla nell'altro Luogo. Colui che avrà ricevuto quella
Luce non potrà essere visto né trattenuto; e nessuno potrà affliggere un simile
uomo, anche se egli dimora ancora nel mondo o quando lascia il mondo. Egli ha
già ricevuto la Verità attraverso le immagini: il mondo è divenuto come un
eone, perché l'eone è per lui il Pleroma, ed è così fatto: si è manifestato a
lui solo, non nascosto nelle tenebre o nella notte, ma celato in un Giorno
perfetto e in una Luce santa.
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