Ispirato alla SCUOLA DI SAGGEZZA fondata da HERMANN KEYSERLING a Darmstadt nel 1920, il Blog propone le iniziative culturali organizzate dalla omonima Associazione Culturale Il blog é agganciato all'omonimo canale Youtube contenente i video Hangout dei webinar gratuiti periodici organizzati da Sabato Scala e dalla sua compagna Fiammetta Bianchi con lo scopo di costruire, partendo dall'ideale della Saggezza, le fondamenta per un radicale rinnovamento dell'umanità .

Primo Apocalisse di Giacomo

Primo Apocalisse di Giacomo

Signore mi disse: “Osserva ora il compimento della mia salvezza. Ti ho indicato queste cose, Giacomo, fratello mio. Non senza motivo ti ho chiamato «mio fratello sebbene tu non sia, materialmente, mio fratello. Né io ignoro quanto ti riguarda: sicché quando ti un segno, conosci e ascolta.”
“Nulla esiste ad eccezione di Colui che è. Egli è innominabile e inesprimibile. Anch'io sono innominabile, venuto da Colui che è; sebbene mi sia stato dato un gran numero di nomi: due provengono da Colui che è. Io, poi, sono prima di te. Poiché tu hai domandato a proposito della femminilità: la femminilità esisteva, ma la femminilità prima non c'era. Essa si preparò forze e dèi. Ma quando io venni, essa non esisteva. Io esistevo perché io sono immagine di Colui che è. Ora io portai l'immagine di Colui che affinché i figli di Colui che è possano conoscere le cose che loro e le cose che a loro sono estranee. Ecco che io ti rivelerò ogni cosa di questo mistero. Essi, infatti, mi afferreranno dopodomani. Ma la mia salvezza sarà vicina.”
Disse Giacomo: «Rabbi, tu hai detto: “Essi mi afferreranno”, ma che cosa potrò fare, io?». Egli mi rispose: «Non temere, Giacomo! Essi afferreranno anche te. Ma lascia Gerusalemme. È essa, infatti, che ai Figli della Luce dà sempre il calice dell'amarezza; essa è il luogo di soggiorno di un gran numero di arconti. Tuttavia la tua salvezza ti salverà da essi, acciocché tu possa comprendere chi sono essi, e di che genere sono. Tu ... E ascolta. «Essi non sono nella Luce, ma arconti ... Questi dodici ... sulla loro propria ebdomade.».
Giacomo disse: «Rabbi, sono dunque dodici le ebdomade, e non sette come è scritto nelle Scritture?». Il Signore rispose: Giacomo, colui che ha parlato in questa scrittura aveva una conoscenza limitata, ma io ti svelerò ciò che è uscito da Colui che non ha numero: io ti indicherò il suo numero; ciò che è uscito da Colui che non ha misura: io ti indicherò la sua misura».
Giacomo rispose: «Ecco dunque che ho ricevuto loro numero e le misure, sono settantadue!». Il Signore disse: «Questi sono i settantadue cieli, che sono i loro satelliti. «Sono le forze di tutta la loro potenza, e furono stabilite da essi. Sono quelle che erano suddivise in ogni luogo e disposte sotto il potere dei dodici arconti. «Tra di esse la potenza inferiore generò, per sé, angeli e innumerevoli eserciti, ma Colui che è ... sono innumerevoli. «Ora se tu volessi numerarle non saresti capace di farlo fino a quando non avrai allontanato da te la cieca mentalità di questa catena della carne che ti circonda. Allora potrai a Colui che è. E tutti questi che non hanno numero saranno numerati tutti, dopo che tutti saranno nominati».
Giacomo disse: «Or dunque, Rabbi, in che modo perverrò a Colui che è, dato che tutte queste potenze e questi eserciti sono agguerriti contro di me?». Egli disse: «Queste potenze non sono agguerrite soltanto contro di te, ma sono agguerrite anche contro un altro. Queste potenze sono agguerrite contro di me. Sono agguerrite insieme ad altre potenze, sono agguerrite contro di me in un giudizio. Tuttavia non fui giudicato da loro, anzi da loro ho ricevuto la mia salvezza. Rifletti sulle lotte ch'io sosterrò nel mio cuore, che pure non era amaro verso di essi, né in seguito li biasimerò. In me invece vi sarà silenzio e mistero nascosto. E tuttavia ho paura davanti alla loro collera».
Giacomo disse: «Rabbi, se essi si agguerriranno contro di te, non c'è dunque alcun biasimo? Tu sei venuto con la conoscenza per biasimare il loro oblio, tu sei venuto con la ricordanza per biasimare la loro ignoranza.

Ma io ero in ansia per te.
Tu, infatti, sei disceso in una grande ignoranza; in essa però tu non fosti macchiato da alcuna cosa. Sei disceso in una grande incoscienza, ma (in te) rimane la tua ricordanza. Tu hai camminato nel fango, ma i tuoi abiti non furono macchiati, non fosti sepolto dal loro sudiciume, né fosti ghermito.
Ma io non sono come loro, mi rivestii soltanto di tutto ciò che è loro.
In me c'è il loro oblio; e tuttavia ricordo cose che a loro non appartengono. In me c'è ... ed io in loro ...
... conoscenza ... non nelle loro sofferenze ... Ma io davanti a loro sono diventato pauroso, perché essi comandano. Infatti: Che cosa faranno? Che cosa sarò capace di dire? Che parola sarò capace di pronunciare per sfuggire loro?».
Il Signore rispose: «Giacomo, lodo il tuo pensiero e la tua paura. Se tu seguiti ad angustiarti, non darti pena d'altra cosa all'infuori della tua salvezza. Ecco, infatti, ch'io porterò a compimento questo destino sulla terra, come ho detto. Dall'alto dei cieli ti svelerò la tua salvezza».
Giacomo disse: «Rabbi! Come? Dopo queste cose ti manifesterai a noi di nuovo? Dopo che ti ghermiranno, tu porterai a compimento questo destino e andrai da Colui che è?». Il Signore rispose: «Giacomo! Dopo ti svelerò ogni cosa, non soltanto per amor tuo, ma per l'incredulità degli uomini, affinché sia in essi la fede. «Una moltitudine, infatti, giungerà alla fede: cresceranno in essa fino a diventare perfetti. «Dopo io apparirò per riprovare gli arconti. Rivelerò loro che Egli è inafferrabile. Se essi tenteranno di afferrarlo, Egli sopraffarà ognuno di loro. «Ma adesso me ne andrò. Ricordati delle cose ti ho detto. Possano esse realizzarsi su di te!». Giacomo disse: «Signore, mi affretterò come tu hai detto». Il Signore lo salutò e portò a compimento quanto era giusto.
Quando Giacomo udì parlare della sua ne fu molto rattristato. Essi aspettavano il segno della Sua ed Egli venne dopo molti giorni. Giacomo camminava sul monte detto «Gaugelan» con i suoi discepoli, che lo ascoltavano molto rattristati. Egli ignorava che c'è un Consolatore poiché è detto: «Costui è quello che vi consolerà». Questa ê una seconda Quella volta la folla si disperse, ma Giacomo rimase preghiera , era sua consuetudine.
Gli apparve il Signore. Egli allora arrestò la preghiera, lo abbracciò, lo baciò e disse: «Rabbi, Ti ho trovato! Ho udito della tua Passione che hai sofferto, e ne sono rimasto molto rattristato. Tu conosci la mia compassione; Perciò volevo andarmene, pensando: “Non voglio più vedere questo popolo. Devono essere condannati, a causa di quello che hanno fatto. Poiché quanto hanno fatto ê sconveniente”¬.
Il Signore rispose: «Giacomo, non devi darti pena per me né per questo popolo. Io sono Colui che era in me. Non ho sofferto in alcun modo, né sono stato maltrattato, e questo popolo non ha fatto nulla di male. Questo popolo comunque era tipo degli arconti, ed era giusto che ciò accadesse per mezzo loro. Tuttavia anche se so-no gli arconti che hanno fatto questo, esso è utile per te. Tu sei in collera contro questo popolo che maltratta i giusti e Colui che gli ê come un servo. Perciò il tuo nome ê “Giacomo il Giusto”. Osserva come tu diventi so-brio quando mi vedi, e sospendi la tua preghiera. Tu, infatti, sei un giusto di Dio, Tu mi hai abbracciato e baciato. «In verità ti dico: hai suscitato contro di te grande ira e rabbia; ma questo avvenne affinché questi diventino altri».
Ma Giacomo aveva paura e piangeva. Era molto rattristato. Sedettero su di una pietra. Il Signore gli disse: «Giacomo, così accoglierai queste sofferenze. «Ma tu non essere triste. La carne, infatti, è debole: essa riceverà ciò che le è destinato. «Tu, però, non essere angustiato, non aver paura». Il Signore tacque.

Ora, dopo che udì queste parole, Giacomo asciugò le lacrime dai suoi occhi, e restò molto amareggiato a causa della pusillanimità. Il Signore allora gli disse: Giacomo, ecco che io ti rivelerò la tua salvezza. Quando ti cattureranno e patirai queste sofferenze, una folla si armerà contro di te per catturarti. Soprattutto tre di loro ti cattureranno: costoro siedono come gabellieri e non soltanto esigono il tributo, ma rapiscono con violenza anche le anime. Quando cadrai in loro potere, uno di essi, la loro guardia, ti domanderà: «Chi sei tu e donde vieni?». Tu risponderai: «Io sono un figlio e provengo dal Padre». Egli ti dirà: «Che figlio sei tu e da quale padre provieni?». Tu gli risponderai: «Io provengo dal Padre preesistente, e sono un figlio che è dal Preesistente». Allorché ti dirà: «Perché sei stato mandato?», Risponderai: «Sono venuto per vedere, le cose che sono mie, e tutte quelle che a me sono estranee».
Egli ti domanderà: «Per te tutto questo è estraneo?». Tu risponderai: «No, non è interamente estraneo, ma proviene da Achamòth, cioè dalla femmina. È lei che lo ha creato allorché trasse giù questa stirpe dal Preesistente ... Perciò essa non è estranea, ma è nostra.
«È nostra perché colei che è signora su di esso proviene dal Preesistente. Ma contemporaneamente ciò è estraneo perché il Preesistente non ebbe alcuna comunione con lei, quando lei si accingeva a creare». Allorché egli ti domanderà ancora: «Dove vuoi andare?». Tu devi rispondere: «Al luogo donde sono venuto, là io voglio ritornare». Se tu risponderai così, sfuggirai ai loro assalti.
Ma se cadi nelle mani dei tre violenti che portano via violentemente le anime in quel luogo, tu dirai loro: «Io sono un vaso assai più prezioso della femmina che vi fece ...» ... la sua radice. Voi pure, da parte vostra, sarete sobri ... Ma io invocherò l'intramontabile conoscenza, cioè Sofia, la quale si trova nel Padre ed è la madre di Achamòth. Achamòth non ebbe un padre né ebbe un compagno maschio, lei è una femmina da una femmina. Lei vi ha creato senza un compagno maschio, poiché essa è sola, ed è nell'ignoranza di tutto ciò riguarda la vita e l'opera di sua Madre, la quale pensava di essere sola. Ma io griderò verso sua Madre. Allora essi resteranno confusi, biasimeranno la loro radice e la della loro Madre. Tu invece salirai a che è tuo ... il Preesistente Uno».
Essi sono un tipo dei dodici discepoli e delle dodici coppie di compagni, di Achamòth, che si interpreta Sofia. Ma io, chi sono io, chi è l'intramontabile Sofia, attraverso la quale sarai salvato tu e tutti i figli di Colui che è? Sono cose che essi hanno conosciuto, e le hanno poi nascoste in se stessi. Tu le devi nascondere in te stesso queste cose, e devi mantenere il silenzio. Le devi però manifestare ad Addai. Quando tu te ne andrai, subito verrà condotta una guerra contro questo paese. Piangi, allora, per colui che abita in Gerusalemme. Ma Addai porterà queste cose nel suo cuore. Nel decimo anno, Addai si siederà e le scriverà. Allorché egli le avrà scritte, saranno date e trasmesse a coloro che hanno la vera conoscenza. Egli ê chiamato Levi. Allora egli porterà ... parola ... da ciò che io ho detto prima ... una donna ... Gerusalemme in lei ... e per mezzo di lei egli genererà due figli. Essi erediteranno queste cose e la mentalità di colui che la solleverà in alto. Attraverso lui riceveranno ... dal suo intelletto. Ora il più giovane di loro, è il più grande. E queste cose gli saranno nascoste fino a quando non avrà raggiunto l'età di diciassette anni ... egli sarà molto perseguitato dai suoi compagni Sarà da essi predicato, ed egli predicherà questa parola. Allora egli diverrà un seme di Colui che è.
Giacomo disse: «Io sono contento della tua risposta e le cose (che hai detto) corrispondono al desiderio della mia anima. Tuttavia ti presento ancora una domanda: “Chi sono le sette donne divenute tue discepole?”. Ed ecco che tutte le donne ti benedicono. «Io intanto mi stupisco che vasi privi di forza siano diventati forti per opera della sensibilità che è in esse». Il Signore rispose: «Tu fai bene a meravigliarti di questa meraviglia ...¬. uno spirito di ... uno spirito di riflessione, uno spirito di consiglio, uno spirito di ... uno spirito di conoscenza ... e di timore, allorché noi passammo attraverso l'alito di questo arconte, detto Adonaios ... lui e ... egli era ignorante ... allorché uscii da lui, egli pensava ch'io fossi un figlio suo. In quel tempo egli fu gentile con me, come se fossi stato un suo figlio. E allora, prima ch'io apparissi qui, in questo luogo, le gettò in questo popolo. Allora dal luogo del cielo, i profeti.

... Giacomo disse: «Rabbi, cosi, dunque ... In essi ... tutto specialmente ...». Il Signore disse: «Giacomo, io ti lodo
camminare sulla terra le parole ... mentre egli Getta via lungi da te il calice, cioê l'amarezza. Poiché
alcuni di loro si ergono contro di te, giacché tu hai iniziato a conoscere le loro radici dall'inizio alla fine. Getta via lungi da te ogni iniquità e sta attento che essi non siano invidiosi di te. «Quando tu dici queste parole di percezione, fai coraggio a queste quattro: Salome, e Miriam e Marta e Arsinoe ...». ... non ti servono come questo popolo, che in realtà serve Adonaios facendo salire olocausti e offrendo frutti. Ma non è così che ci si comporta verso di me, bensì si offriranno primizie e si faranno salire verso il cielo ... cosicché si manifesti la potenza di Dio. Il transitorio salì verso l'intransitorio, e l'elemento femminile si incontrò con l'elemento maschile.
Giacomo disse: «Rabbi, la loro stirpe fu dunquegettata tra le spine. Infatti, li hanno derisi, e li hanno pure perseguitati ...». ... Tu, infatti, hai ricevuto ... della conoscenza. E tu li interrogherai sul modo di camminare, e, camminando, tu troverai la conoscenza. Ma Io me ne andrò e manifesterò che essi hanno creduto in te per poter essere liberati a propria benedizione e salvezza: questa manifestazione si avvererà.
Allora Egli subito se ne andò dopo avere rimproverato i Dodici, e infuso in essi la gioia in merito alla via della conoscenza e consolidato il loro pensiero ...
E la maggioranza di loro ... quando videro che nulla lo accusava, gridarono: «Toglietevi, affinché lo possiamo eliminare ...

«Eliminiamolo dalla terra! Non è, infatti, degno di vivere». Ma gli altri avevano paura. Si alzarono e dissero: «Noi non abbiamo comunione alcuna con quanti versano questo sangue. Un uomo giusto infatti perirà a causa dell'ingiusto» ... Così Giacomo se ne andò ... 

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