Insegnamento
Autorevole
[...] nel cielo [...]
presso di lui [...] chiunque appare [...]il cielo nascosto [...] compare, e
prima degli invisibili ed ineffabili mondi sono comparso. Da questi è venuta
l'anima invisibile della giustizia, essendo un membro, un corpo e uno spirito.
Se è nella discesa o è nel Pleroma, non è separata da loro, ma li vede nel
mondo invisibile.
Il suo sposo lo ha
preso segretamente. Lo ha presentato alla sua bocca per incitarlo a mangiarla
come cibo ed ha applicato la parola ai suoi occhi come una medicina per
incitarlo a vedere con la sua mente ed a percepire i suoi congiunti e a
comprendere riguardo la sua radice, affinché ha potuto aderire al suo ramo da
cui in primo luogo era venuto avanti, affinché potesse ricevere che cosa era
suo e rinunciare alla materia.
[...] lui [abitò…]
avendo [...] figli. I figli [...] in verità, coloro che erano venuti dal suo
seme, chiamati i figli della donna “i nostri fratelli”. In questo senso stesso,
quando l'anima spirituale è stata deposta nel corpo, si è trasformata in un
fratello per la concupiscenza, l’odio, l’invidia e un'anima materiale. Così,
quindi, il corpo è venuto dalla concupiscenza e la concupiscenza è venuta dalla
sostanza materiale. Per questo motivo l'anima divenne un fratello per loro.
Ma essi sono
stranieri, senza poter ereditare dal maschio, ma erediteranno dalla loro madre
soltanto. Ogni volta che, quindi, l'anima desidera ereditare con gli stranieri
-poiché i possedimenti degli stranieri sono le passioni focose, i piaceri di
vita, le invidie detestabili, le cose vanagloriose, le cose assurde, le accuse
[...] per la sua prostituzione di [...], la esclude e la mette nel bordello.
Perciò la dissolutezza [...] per lei. Ha lasciato la modestia dietro di se.
Perciò la morte e la vita si sono presentate loro. Quale di questi due la
desiderano, quindi, essi la sceglieranno per se stessi.
Quello, poi, cadrà
nel bere molto vino nella depravazione. Perché il vino è depravazione. Di
conseguenza non si ricorda dei suoi fratelli e di suo padre, dato che il
piacere ed i dolci profitti la ingannano.
Avendo lasciato la
conoscenza dietro di se, è caduta nella bestialità. Perché una persona priva di
sensi è nella bestialità, non sa riconoscere cosa è giusto dire e cosa non è
giusto dire. Ma, d'altra parte, il figlio ben educato eredita da suo padre con
gioia, mentre suo padre gioisce di lui perché riceve onore a causa sua da
tutti, così cernerà il modo di raddoppiare le cose che egli ha ricevuto. Per
gli stranieri [...].
[...] da mescolare
con il [...]. Per questo se un pensiero di concupiscenza entra in uomo vergine,
egli già è stato contaminato. La loro voracità non si può mescolare con la
moderazione. Perché se la paglia è mescolata con il frumento, non è la paglia
che si è contaminata, ma il frumento. Poiché si sono mescolati a vicenda,
nessuno comprerà il suo frumento, dato che è contaminato. Ma essi lo
persuaderanno con lusinghe, “dacci questa paglia!”, vedendo il frumento
mescolato con esso, fino a che non lo ottengono, lo gettano con tutta l’altra
paglia, mescolino quella paglia con tutte le altre materie. Ma un seme puro è
mantenuto in depositi che sono sicuri. Tutte queste sono le cose, allora, di
cui ho parlato.
E prima che ogni cosa
venisse all’essere, era il Padre da solo che è esistito, prima che i mondi che
sono nel cielo comparissero, o il mondo che è sulla terra, o i principati, o
l’autorità, o le potenze. [...] comparissero [...] e [...] e niente è stato
prodotto senza suo volere.
Lui, allora, il
Padre, desiderando di rivelare la sua ricchezza e la sua gloria, portò fuori la
grande lotta di questo mondo, desiderando di far apparire gli oppositori, e
facendo si che tutti quelli che si opponevano lasciassero dietro di se le cose
che erano venute all’essere, e disprezzassero l’alta conoscenza,
incomprensibile, e fuggissero a colui che esiste.
E (per quanto
riguarda) coloro che si oppongono a noi, essendo avversari che si presentano a
noi, dobbiamo essere vittoriosi sopra la loro ignoranza con la nostra
conoscenza, poiché già abbiamo conosciuto quello che è perscrutabile da colui
che venne avanti. Non abbiamo niente in questo mondo, in modo tale che
l'autorità del mondo che ê venuto all’esistenza debba trattenerla nei mondi che
sono nel cielo, quelli in cui la morte universale esiste, circondato
dall’individuale [...] mondano. Inoltre abbiamo avuto vergogna dei mondi,
sebbene non ci interessiamo di loro quando essi ci calunniano. E li ignoriamo
quando ci maledicono. Quando gettano la vergogna sulla nostra faccia, li
guardiamo e non parliamo.
Perché
lavorano ai loro affari, ma noi abbiamo fame (e) sete, guardando verso il luogo
della nostra dimora, il luogo cui il nostro comportamento e la nostra coscienza
guardano, non aderenti alle cose che furono prodotte, ma ritirate da loro. I
nostri cuori sono fissati sulle cose che esistono, benché siamo malati (e)
deboli (e) nel do-
lore. Ma c’ê una
grande resistenza nascosta in noi.
La nostra anima effettivamente
è malata perché abita in una casa di povertà, mentre la materia scaglia i colpi
agli occhi di lei, cercando di renderla cieca. Per questo motivo ella insegue
la parola e la applica ai suoi occhi come una medicina <aprendoli>,
allontanando [...] il pensiero di [...] cecità nel [...] dopo, quando quello
che è ancora nell'ignoranza, esso è completamente oscuro ed è materiale. Così
l'anima [...] una parola ogni ora, applica essa ai suoi occhi come medicina
affinché possa vedere e la sua luce possa celare le forze ostili che combattono
contro lei e possa renderle cieche con la sua luce e le rinchiuda nella sua
presenza e le faccia cadere giù nell'insonnia e possa comportarsi con audacia
con la sua resistenza e con il suo scetticismo.
Mentre i suoi nemici
la guardano nella vergogna, ella corre verso l'alto nel tesoro della sua casa
-quella in cui è la sua mente -e (in cui suo deposito che è sicuro, poiché
niente fra le cose che hanno prodotto l’ha afferrata, né ha ricevuto uno
sconosciuto nella sua casa. Poiché molti dei sono presi da lei e combattono
contro di lei dal giorno alla notte, senza sosta di giorno o di notte, dato che
la loro concupiscenza li opprime.
Per questo motivo,
allora, non dormiamo, né dimentichiamo le reti che sono sparse fuori nascoste,
ingannandoci nell’attesa di prenderci. Perciò se siamo presi in una singola
rete, essa ci risucchierà nella sua bocca, mentre l’acqua fluisce su di noi,
colpendo la nostra faccia. E saremo presi giù nella rete e non potremo venire
su da essa, perché le acque sono alte attorno a noi, scorrendo dall’alto in
basso, sommergendo il nostro cuore giù nel fango ripugnante. E non potremo
scappare da loro. Perché i mangiatori di uomini ci cattureranno e ci
ingoieranno, operando come un pescatore che lancia un amo nell'acqua. Perché
lancia molte varietà di cibi nell'acqua perché ognuno dei pesci ha un suo
proprio cibo. Sente l'odore e lo segue. Ma quando lo mangia, l’amo nascosto
all'interno del cibo, lo prende e lo porta in su di forza dalle acque profonde.
Non c'è nessun uomo, quindi, che possa pescare quel pesce giù nelle acque
profonde, tranne la trappola che il pescatore prepara. Attraverso lo
stratagemma del cibo che ha portato i pesci in su attaccati all’amo.
In questo stesso
senso esistiamo in questo mondo, come pesci. L'avversario ci spia, ingannandoci
in attesa, come un pescatore, desiderando di prenderci, gioendo del fatto che
potrebbe inghiottirci. Perché dispone molti cibi che pone davanti ai nostri
occhi, le (cose) che appartengono a questo mondo. Desidera renderci desiderosi
di uno di loro e che ne assaggiamo soltanto un po’, di modo che può prenderci
con il suo veleno nascosto, toglierci la libertà e prenderci in schiavitù.
Perché ogni volta che ci prende con un singolo alimento, diviene necessario per
noi desiderare il resto. Per concludere, allora, tali cose si trasformano
nell'alimento di morte.
Ora questi sono i
cibi con cui il diavolo ci inganna in nostra attesa. In primo luogo inietta un
dolore nel vostro cuore fino a che non abbiate angoscia a causa di una piccola
cosa di questa vita e prende (voi) con i suoi veleni. E in seguito (inietta) il
desiderio di una tunica, di modo che vi vantiate di essa e di un amore di
danaro, orgoglio, vanità, invidia che rivaleggia con altra invidia, la bellezza
del corpo, la disonestà. La più grande del tutte queste è l'ignoranza e
disinvoltura.
Ora tutte queste cose
che l'avversario prepara in modo bello e che dispiega dinanzi al corpo, cercano
di rendere la mente dell'anima incline verso una di loro e sopraffarla, come un
amo, trascinandola con forza nell'ignoranza, ingannandola fino a che non
concepisca la malvagità e porti i suoi frutti della materia, conducendola nella
sozzura, perseguendo molti desideri, cupidigia, mentre il piacere carnale la
trascina nell'ignoranza.
Ma l'anima -che ha
assaggiato queste cose – si rese conto che le passioni dolci sono transitorie.
Aveva appreso della malvagità; è andò via da loro e intraprese una nuova
condotta. In seguito disprezzò questa vita, perché è transitoria. Cercò quegli
alimenti che l’avrebbero presa in vita e lasciò dietro di essa questi cibi
disonesti. Apprende della sua luce, poiché si prepara a strapparsi via da
questo mondo, mentre il suo vero indumento la copre all’interno, (e) i suoi
vestiti nuziali sono disposti su lei nella bellezza della mente, non
nell'orgoglio della carne. Apprende riguardo la sua profondità e si affretta
tra le sue pieghe, mentre il suo pastore si leva in piedi alla porta. In cambio
di tutta la vergogna e il disprezzo, allora, che ha ricevuto in questo mondo,
riceve diecimila volte grazia e gloria.
Diede via il corpo a
coloro che lo avevano dato a lei, ed essi ebbero vergogna, mentre i
commercianti dentro i corpi si sedettero giù e piansero perché non potevano
fare alcun commercio di quel corpo, né gli trovano alcun (altra) mercanzia
eccetto quella. Avevano sopportato grandi lavori fino a che non avessero
modellato il corpo di quest’anima, desiderosi di colpire l'anima invisibile. Si
sono quindi vergognati del loro lavoro; hanno sofferto la perdita di quella per
la quale avevano sopportato quei lavori. Non li hanno realizzati poiché ella ha
un corpo spirituale invisibile; pensavano: “Noi siamo i suoi pastori, coloro
che la nutrono.
Ma non si sono resi
conto che ella conosce in un altro modo, che è nascosto da loro. Questo, il suo
vero pastore, le ha insegnato nella conoscenza. Ma quelli -che sono ignari -non
cercano oltre il Dio. Né domandano nulla circa il loro luogo della dimora, che
esiste nel riposo, ma vanno nella bestialità. Sono più cattivi dei pagani,
perché in primo luogo non domandano riguardo a Dio, dato che la per durezza del
loro cuore li ha attirati giù per sottoporli alle loro (stesse)crudeltà.
Ancora, se trovano qualcun'altro che chieda notizie sulla sua salvezza, la loro
durezza di cuore li spinge ad operare contro quell'uomo. E se non smette di
chiedere, lo uccidono per la loro crudeltà, pensando di aver fatto una buona
cosa per se stessi.
In verità sono figli
del diavolo! Perché i pagani parimenti danno la carità e sanno che quel Dio che
è nel cielo, esiste, il Padre dell'universo, esaltato sopra i loro dei, che
adorano. Ma non hanno udito la parola, quella cui avrebbero dovuto chiedere
delle sue vie. Così l'uomo incosciente è chiamato, ma è ignaro del posto al
quale è stato chiamato. E non chiese durante la preghiera, “dov’è il tempio in
cui dovrei entrare e adorare la mia speranza?”
A causa della sua
incoscienza, allora, è più difettoso di un pagano, dato che i pagani conoscono
la via per andare al loro tempio di pietra, che perirà e adorano i loro idoli,
mentre i loro cuori sono fissi su esso perché è la loro speranza. Ma a questo
uomo incosciente la parola è stata predicata, insegnandogli, “Cerca e chiedi in
merito alle strade da prendere, poiché non c’ê niente meglio di questo.” Il
risultato è che la sostanza della durezza di cuore scaglia un colpo sulla sua
mente, con la forza dell'ignoranza ed il demone dell'errore. Non lasciano che
la sua mente si sollevi in altro, perché stava stancandosi nella ricerca di ciò
che avrebbe potuto imparare sulla sua speranza.
Ma l'anima razionale
che (anche) si è stancata della ricerca -ha appreso di Dio. Ha operato
domandando, resistendo all'afflizione nel corpo, per condursi fuori con i suoi
piedi dopo gli evangelisti, apprendendo riguardo l’Inscrutabile. Ha trovato
l’ascesa. È venuta a riposarsi in colui che ê il riposo. Si è adagiata nella
camera nuziale. Ha mangiato dal banchetto per il quale ella era affamata. Ha
condiviso dei cibi immortali. Ha trovato che cosa aveva cercato. Ha ricevuto il
riposto dalle sue opere, mentre la luce che brilla su lei non cala. Ad essa
appartiene per l'eternità alla gloria, alla potenza e alla rivelazione. Amen.
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